Enhancing Standardisation strategies to integrate innovative technologies for Safety and Security in existing water networks
Il progetto, iniziato il 1 settembre 2019 e finanziato nell’ambito del Programma Quadro Europeo Horizon 2020 (Call: H2020-SU-SEC-2018, Topic SU-DRS03-2018-2019-2020 - Pre-normative research and demonstration for disaster-resilient societies), coinvolge importanti centri di ricerca, istituti internazionali, partner tecnologici e soggetti istituzionali/privati competenti in materia di gestione delle risorse idriche, interessati a definire innovative strategie di standardizzazione per integrare nelle reti idriche esistenti tecnologie innovative che migliorino la “water security” della risorsa idrica.
Il termine chiave dell’interno progetto è il proprio il concetto di water security, ossia la sicurezza della risorsa idrica, intesa in senso esteso, secondo la definizione delle Nazioni Unite (UN Water, 2013), come la capacità della popolazione di salvaguardare l’accesso sostenibile alla risorsa idrica per poter disporre di adeguate quantità d’acqua qualitativamente idonea a sostenere la salute ed il sostentamento umano, nonché lo sviluppo socio economico, garantendone inoltre la protezione contro inquinamento ed altri disastri legati all’acqua, nonché la salvaguardia dell’ecosistema in un clima di pace e stabilità politica.
Da questa definizione è chiaro come il concetto “water security”, e quindi le tematiche del progetto aqua3S, sia direttamente connesso con la disponibilità della risorsa idrica, il suo libero accesso da parte di tutti i cittadini, la sua tua tutela qualitativa e quantitativa contro fattori avversi, sia naturali che antropici, che ne possono alterare la qualità e disponibilità.
Il progetto aqua3S quindi si pone come obiettivo quello di fornire uno strumento in grado migliorare la risposta dei sistemi di approvvigionamento idrico verso questi fattori avversi che possono minare la water security, in primis elementi come cambiamenti climatici, eventi metereologici estremi (alluvioni e siccità), fenomeni di contaminazione della risorsa idrica etc.
Il progetto aqua3S combina nuove tecnologie in materia di sicurezza e protezione dell'acqua, nonché meccanismi di rilevamento all'avanguardia per definire nuovi standard da integrare alle tecnologie di sensori esistenti nelle reti di approvvigionamento e distribuzione: da un lato l'installazione di sensori innovativi prodotti dal Consorzio, ad integrazione della sensoristica attualmente presente lungo le reti e le fonti di approvvigionamento idrico che compongono i casi applicativi (o pilot scenario) del progetto; dall'altro lato l'integrazione delle misurazioni dei sensori con informazioni provenienti da video di droni, immagini satellitari e osservazioni sui social media dei cittadini, creando anche consapevolezza sociale e trasferimento della conoscenza interattiva.
Tutti i dati ottenuti sia dalle reti di sensori di aqua3S, sia dall'infrastruttura esistente delle reti di servizi, sia quelli provenienti da altre fonti (quali social media o immagini satellitari) vengono tutti integrati in un'unica piattaforma tecnologica integrata, in grado di elaborare innovativi algoritmi di rilevamento delle minacce, tecniche di fusione multimodale di alto livello e learning machine. I risultati elaborati vengono poi presentati agli utenti in un’interfaccia unica, tramite tecniche di visualizzazione avanzata. La piattaforma stessa è dotata delle più avanzate tecniche di sicurezza informatica per la protezione da cyber attacchi, a cui i sistemi tradizionali di sensoristica sulle reti di approvvigionamento idrico sono particolarmente vulnerabili, con potenziali conseguenze catastrofiche per i consumatori.
Ma il progetto non si esaurisce nello sviluppo e applicazione di queste tecnologie. Come previsto infatti dalla call “SU-DRS03_2018-2019-2020 Pre-normative research and demonstration for disaster-resilient societies”, altri due obiettivi strategici sono:
- la sottoscrizione di un ‘white paper’ per migliorare le politiche comunitarie in merito alle tematiche della water security e alla digitalizzazione delle tecnologie del settore idrico, partendo da un’analisi delle criticità esistenti nella normativa Europa attuale e dalla presa consapevolezza delle necessità di tutti i soggetti coinvolti in queste tematiche. Questo obiettivo ambizioso coinvolge non solo aqua3S, ma anche alcuni suoi progetti ‘fratelli’ afferenti al cluster ‘DigitalWater2020’, e ha portato alla pubblicazione sul Portale della Commissione Europea del documento di policy brief: “Digitalisation in the water sector recommendations for policy developments at EU Level";
- la definizione di nuovi standard a livello europeo in merito alla sicurezza delle reti di approvvigionamento idrico e per la gestione di scenari emergenziali. Per questo motivo, il Consorzio aqua3S punta a sottomettere i risultati finali del progetto a comitati europei di standardizzazione, come ad esempio il CEN TC 164, nonché a coinvolgere attivamente gli enti nazionali di standardizzazione degli Stati rappresentati dal Consorzio aqua3S.
Il progetto, ormai in avanzato stadio di sviluppo (conclusione prevista il 31 dicembre 2022), sta lavorando allo sviluppo del suo terzo prototipo della piattaforma, dove un ruolo importante viene dato all’integrazione in real time delle reti sensoristiche esistenti e delle mappe di pericolosità e rischio alluvioni tratte dal Piano di Gestione del Rischio alluvioni del nostro Distretto.
In particolare, la piattaforma include anche un avanzato algoritmo di individuazione di allagamenti da immagini satellitari, stima delle principali variabili idrauliche correlate e calcolo del corrispondente livello di pericolosità e rischio sulla base dei criteri definiti nel PGRA. Come esito di questo processo, la piattaforma è in grado di fornire agli utenti una mappatura dinamica della pericolosità e del rischio idraulico al verificarsi di un evento avverso.
Nell’ambito delle attività di progetto questo algoritmo è stato applicato all’ultimo tratto di valle del Fiume Isonzo (alluvioni fluviali) e alle zone costiere dei comuni di Muggia e Trieste (Alluvioni Marine), all’interno del caso studio Italiano.
Quest’ultimo si focalizza sull’approvvigionamento idrico della città di Trieste e ha visto la sinergia e collaborazione di tutti e tre i partner responsabili del pilot: autorità di bacino, AcegasApsAmga S.p.a (gestori del Servizio Idrico per la Città Di Trieste) e l’azienda unità locale socio sanitaria n.2 (ULSS 2).
I tre partner italiani del progetto hanno attivamente collaborato per testare i diversi prototipi della piattaforma in diverse occasioni, tra le quali si ricorda il test finale del primo prototipo, tenutosi in remoto (causa restrizioni legate al COVID-19) il 3 novembre 2020 e quello sul campo, per la validazione del secondo prototipo, tenutosi a Trieste e Duino il 20 Maggio 2022.
In queste occasioni, la piattaforma aqua3S è stata testata per far fronte a scenari emergenziali come il malfunzionamento dei sistemi elettrici dei pozzi di approvvigionamento a San Pier d’Isonzo in seguito ad una piena del Fiume Isonzo, la contaminazione di origine transfrontaliera del fiume Timavo e il danneggiamento di alcune importanti condotte di distribuzione dell’acquedotto di Trieste in conseguenza dell’alta marea.
Per ulteriori approfondimenti relativi al progetto:
Sito web aqua3s.eu
linkedin linkedin.com/company/aqua3s
Twitter twitter.com/aqua3seu
Synergy group DigitalWater2020 digital-water.city/news/synergy-group-digitalwater2020
Articolo scientifico pubblicato dall’Autorità di Bacino e dal CERTH sull’Algoritmo di calcolo dinamico del rischio da immagini satellitari: mdpi.com/2071-1050/14/6/3251